Arcipelago de La Maddalena in Sardegna

La Sardegna sta vivendo un momento positivo dal punto di vista del turismo, nell'estate 2017 ha registrato il boom di presenze e il governo continua ad investire sul rilancio di questo angolo di paradiso tutto italiano che non ha nulla da invidiare ai Caraibi. Recentemente è stata firmata un'intesa per la bonifica de La Maddalena ex area militare. Da circa 40 anni la Sardegna pretendeva la restituzione di alcune delle sue spiagge più belle destinate a poligoni militari. La presenza dei militari ha impedito qualsiasi tipo di intervento umano, per questo è necessario un lavoro di riqualificazione e risanamento delle aree per renderle fruibili ai sardi e ai turisti.

Guardando le foto c'è solo da meravigliarsi per questi nuovi itinerari in Sardegna. Le spiagge per cui è prevista la cessione definitiva sono quelle di S’enna e S’arca, nel comune di Arbus, che confina con la spiaggia di Is Arenas. Le dune di sabbia sono imponenti, incantevoli i fondali di basalto e arenaria, materia prima utilizzata in epoca punico-romana. Non solo turismo in Sardegna ma anche storia, quella che si respira in questi luoghi finalmente accessibili come la spiaggia di Porto Tramatzu, una distesa di sabbia chiara e sottile, che è stata espropriata dal Demanio a fine anni Cinquanta, e utilizzata come stabilimento balneare per i dipendenti del ministero della Difesa. Il porticciolo di Capo Frasca, che si trova nel poligono, sarà fruibile dai pescatori da terra per potersi muovere in condizioni di sicurezza anche quando le condizioni meteo saranno avverse.

 

La Maddalena: accordo per il turismo

Tra gli altri luoghi di punta del turismo in Sardegna ci sarà la spiaggia di Cala di Murtas, nel comune di Villaputzu, dove ricade la base militare del Salto di Quirra. Il contesto ambientale in cui si inserisce la spiaggia di 6 chilometri è di grande pregio ma sarà accessibile solo quando saranno ferme le esercitazioni a fuoco ovvero nel periodo pasquale e poi dal 1° giugno al 30 settembre. Purtroppo i poligoni di tiro non potranno essere chiusi perché questo comporterebbe maggiori spese per il Governo che dovrebbe esportarli all'estero, inoltre l'Isola della Maddalena diventerà un polo di eccellenza delle attività connesse all'economia del mare che non comprende solo il turismo, tra gli altri progetti infatti c'è la creazione di un distretto aerospaziale e il rilancio della Scuola Allievi Sottufficiali della marina.


Una decisione che non convince gli ambientalisti, pronti a vigilare su tutte le operazioni di bonifica, senza dimenticare che la Marina degli Stati Uniti ha dato lavoro a mezza isola e che, purtroppo, il turismo non può essere l'unica fonte di rendimento del territorio sardo.

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