Bonifica amianto

L'amianto è saltato agli onori della cronaca negli ultimi decenni, grazie alle numerose sentenze di condanna che hanno evidenziato una stretta correlazione tra quest’ultimo e l'insorgenza di malattie nei lavoratori esposti o a contatto con il dannoso materiale.
 

Cos’è l'amianto

Il termine "amianto" significa letteralmente incorruttibile o immacolato, e serve per indicare un particolare gruppo di minerali composti da silicato di magnesio, calcio e ferro. In Italia viene indicato anche con il nome di "Eternit", un appellativo che si riferisce alla sua indistruttibilità ed è correlata anche alla famosa azienda produttrice Etex. 

Le caratteristiche chimico-fisiche di questo minerale ne hanno decretato l'immenso successo e diffusione, infatti l'eternit è considerato uno dei minerali più resistenti e versatili e negli anni è stato impiegato in diversi settori dell'industria (siderurgica, meccanica, edile e automobilistica). 

Inizialmente non si conoscevano le terribili conseguenze che l'amianto potesse causare alle persone e all'ambiente, poiché i sintomi possono insorgere anche dopo decenni dalla prima esposizione al minerale. L'amianto è un materiale fibroso che con il tempo si sfalda in fibre piccole e volatili, che se inalate dall'uomo, possono provocare infezioni alle vie respiratorie e tumori alla laringe e ai polmoni. 

L'amianto non solo ha contribuito alla lenta morte di migliaia di persone, ma il suo continuo utilizzo ha provocato un vero e proprio disastro ambientale inquinando l'aria e le falde acquifere. Il danno ambientale causato dall'eternit non è quantificabile e di sicuro avrà ripercussioni anche sulle generazioni future; di conseguenza per salvaguardare l'ambiente e tutelare la salute pubblica, lo Stato ha promulgato una legge che stabilisce la dismissione di tutti i prodotti e manufatti contenenti amianto, specificandone le modalità di intervento. 


A cosa serve la bonifica dell'amianto 

Vista la pericolosità dell'amianto per la salute, lo stato italiano ha regolamentato il processo di dismissione di questo dannoso materiale con la legge n. 257 del 1992. Nello stesso anno della promulgazione della legge venne istituita la Commissione Nazionale Amianto con il compito di redigere dei documenti valutativi riguardanti il contenimento e l'eliminazione dei materiali contenenti amianto. 

La suddetta legge prevede tre metodi di bonifica in base al grado di conservazione e pericolosità del prodotto contenente amianto:

  • bonifica per confinamento;
  • bonifica per incapsulamento;
  • bonifica per rimozione. 

Le operazioni di bonifica dell'amianto devono essere eseguite solo da imprese specializzate iscritte nel registro della Camera di Commercio, come può essere MBA Ambiente. La bonifica per confinamento consiste nell'installazione di una barriera per isolare le aree contaminate da quelle salubri, questo intervento viene effettuato in aree circoscrivibili e molto ampie. 

Il secondo metodo viene definito di incapsulamento e si svolge cospargendo le superfici esposte all'amianto con delle vernici sintetiche speciali. Queste particolari vernici rinsaldano le fibre di amianto e prevengono la diffusione nell'ambiente circostante. Le due tipologie di bonifica vengono adoperate solo in presenza di determinati requisiti, nel caso non sia possibile eseguire queste due tecniche si procede alla rimozione completa dell'eternit. 

Per salvaguardare l'ambiente e la salute dei lavoratori la bonifica per rimozione viene eseguita rispettando determinate procedure di sicurezza. Il materiale rimosso viene stoccato e smaltito in discariche per rifiuti pericolosi per poi venire trasformato in prodotto inorganico riciclabile. 

La bonifica dell'amianto viene considerata un atto di responsabilità sociale per salvaguardare l'ambiente e la salute della collettività. Avendo appurato le dannose conseguenze che l'inalazione dell'amianto provoca, un corretto smaltimento può ridurre notevolmente i casi di patologie respiratorie e tumorali. I danni da amianto non sono ancora stati quantificati, visto il lungo periodo di incubazione, ma è un dovere inderogabile bonificare le aree a rischio per proteggere le future generazioni.

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